In un momento difficile Israele aveva pensato che il Signore l'avesse abbandonato e dimenticato. Dio risponde al suo popolo con accenti commoventi. Chiama in causa l'unico amore che mai dimentica, quello di una madre, e paragona in modo efficace la sua tenerezza, la sua premura, la sua sollecitudine, la sua memoria per Israele a quella di una donna per suo figlio.
E' assurdo pensare che Dio abbandoni una creatura per la quale desidera solo la felicità. Tuttavia, quando le prove della vita diventano aspre e le vie si fanno tortuose, l'uomo è tentato di dubitane nell'amore provvidente e misericordioso di Dio, di essere stato abbandonato e dimenticato da lui. Fa fatica a credere in un Dio fedele al suo amore e al suo progetto di salvezza, perchè fa ripetutamente dell'infedeltà di cui l'uomo è capace.
Sia il profeta che Gesù ci invitano a crescere nella fiducia in Dio.
Certa è la sua fedeltà. Dio è la <<roccia>> (Dt 32,4): nome che simboleggia l'immutabile fedeltà, la fermezza delle sue promesse. Il critiano deve riscoprire la memoria della fede, che aiuta a ricordare ciò che Dio ha ftto per ogni uomo, e del suo amore che brilla nella vita di ogni creatura. Deve <<rimettere nel cuore>>, rendere attuale e vivo ciò che appartiene alla sua memoria, l'amore che ha sperimentato nella sua vita. Per il cristiano il <<fare memoria>> è vivificare il presente e illuminare il futuro. E' una memoria consapevole fatta di speranze e possibilità che si aprono sul tempo, a partire dalla morte e dalla resurrezione di Gesù, dove si sono manifestati l'amore e la fedeltà di Dio.
Solo la memoria della fede, solo la certezza della fedeltà di Dio offrono al cristiano la possibilità di riconoscere
la sua presenza nelle circostanze della vita, e lo rendono agli occhi del mondo testimone dell'invisibile. Solo la sicurezza di un amore eterno, che mai può venire meno, può dare all'uomo la facoltà a fuardare alle cose della vita con tale fede da potervi decifrare l'altra realtà presenta che va <<al di là>> della terra e fa brillare il tempo di eternità.
la sua presenza nelle circostanze della vita, e lo rendono agli occhi del mondo testimone dell'invisibile. Solo la sicurezza di un amore eterno, che mai può venire meno, può dare all'uomo la facoltà a fuardare alle cose della vita con tale fede da potervi decifrare l'altra realtà presenta che va <<al di là>> della terra e fa brillare il tempo di eternità.
C'è davvero un Dio amante, sempre presente, nella vita di ogni uomo e nella storia.
Tocca all'uomo, saper cogliere le orme della sua presenza, per sentirsi accompagnato e protetto. E respirare aria di speranza, di ottimismo, di fiducia capace di dare colori nuovi ed impensati al grigiore quotidiano, spesso pervaso da inevitabili difficoltà.